Il Karate Tradizionale
A cura di Luciano Puricelli
Nella Storia del karate i fatti spesso sfiorano la leggenda o il mito e molte cosiddette informazioni e verità, a causa dell’insegnamento esoterico, mostrano ciò che sembra ma che non è.
Le chiavi di interpretazione sono andate perdute. La documentazione scritta, allo stato attuale delle ricerche, è insufficiente e scarsa; inoltre molti aneddoti sono riportati di terza, quarta mano e sono perlopiù ricordi od opinioni personali. Per parlare di karate tradizionale sembrerebbe legittimo rifarsi alla storia del karate e trarne le debite conseguenze e conclusioni, ma purtroppo parlare di storia del karate è come muoversi sulle sabbie mobili.
La natura e la sostanza della materia impongono attenzione e cautela. Quello che oggi può sembrare un dato certo può venire vanificato da un momento all’altro; l’unica cosa sicura è che ci muoviamo in un ambito fortemente ipotetico, anche se, specialmente per i tempi recenti, un certo numero di dati sono in nostro possesso.
Le difficoltà non finiscono qui, infatti il karate era praticato sino agli albori del XX secolo in segreto, ed anche nell’era odierna sono più le cose non dette, volutamente taciute, di quelle pubblicate.
Non ultimo, bisogna tener conto del fatto, che, l’insegnamento autentico è, nel rispetto di daruma Taishi (Bodhidharma), l’insegnamento che viene trasmesso da cuore a cuore, direttamente da maestro ad allievo, non con supporti audiovisivi, ecc.
Un vero Maestro ama il proprio allievo, e adotta tutti gli espedienti e quelle sottigliezze pedagogiche che ritiene opportune e che meglio si prestano a favorire lo sviluppo completo della personalità e dell’abilità tecnica dell’allievo. Per cui molti eventi vengono spesso modificati con l’intento di educare e motivare positivamente l’allievo. Se poi si pensa che la verità, come la tecnica, è relativa al livello di comprensione di chi apprende, ovvero che vi è una spiegazione superficiale, evidente, che tutti sono in grado di vedere, ma vi è anche una spiegazione esoterica, più profonda che specialmente nel passato veniva confidata solamente a pochi fedelissimi.
Si comprendono le difficoltà tecnico culturali che devono affrontare sia il novizio come l’esperto che desiderino approfondire e conoscere le proprie radici storico-culturali.